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Laudato Sì in azione

Al Parco Ecolandia è possibile ripercorrere l'Enciclica Laudato Sì in 7 Tappe.

di Pietro Milasi - Direttore Generale del Parco Ecolandia

 

L'enciclica "Laudato Sì" di Papa Francesco ha avuto, su alcuni di noi, un effetto devastante. Il Santo Padre ci invita, infatti, alla cura della "casa comune", attraverso la strada di un'ecologia integrale, che parta dal nostro impegno per la custodia della terra.

Come rispondere a questi "gemiti di sorella terra, che si uniscono ai gemiti degli abbandonati del mondo..."? (LS,53)

Come comprendere, con Paolo (1Cor 7,29) che  "il tempo si è fatto breve"?

Vorrei portarvi idealmente con me al Parco Ecolandia, che si trova in una collina tanto bellissima quanto degradata della periferia Nord di Reggio Calabria, dove con un gruppo di sognatori abbiamo pensato di "cambiare rotta", invitando studenti e cittadini alla conversione ecologica attraverso un percorso in 7 Tappe che ripropone i punti salienti della Laudato Sì. Vediamone insieme qualcuna...

Partiamo dall'Oasi della contemplazione[1]: immaginate uno spazio circolare, con un grande Tau di legno in terra, intimo, che invita all'osservazione estatica del paesaggio. Un'esperienza di silenzio, ascolto. Non dobbiamo fare altro...

«In questo contesto, "non va trascurata [...] la relazione che c'è tra un'adeguata educazione estetica e il mantenimento di un ambiente sano". Prestare attenzione alla bellezza e amarla ci aiuta ad uscire dal pragmatismo utilitaristico. Quando non si impara a fermarsi ad ammirare ed apprezzare il bello, non è strano che ogni cosa si trasformi in oggetto di uso e abuso senza scrupoli» (Papa Francesco, LS, 2015 - n° 215).

Prendersi cura dei luoghi e dedicarsi alla contemplazione del bello vuol dire dare alimento alle proprie radici. Procediamo a passo lento, a sostare in ammirazione della bellezza della nostra terra; interroghiamoci sulla storia che ha modellato i luoghi, riconoscendo e raccontando il patrimonio culturale e identitario che li rende unici; narriamo le leggende che in questi scenari hanno preso corpo. Perché è solo a passo lento che possiamo accorgerci dell'altro.... Perché è solo ammirando la bellezza della natura- nella sua diversità e imperfezione -  che, improvvisamente, scopriremo la bellezza di chi è accanto a noi.

Ora vi invito a fare qualche centinaio di metri, e raggiungere, all'interno di un antico Forte Umbertino, luogo nato per la guerra e oggi forte della pace, il Villaggio Globale per la Giustizia Sociale. Ecco, in questo villaggio, due territori a confronto, Kenya e Calabria, due Sud del mondo impoveriti e depredati dalle politiche di globalizzazione lavorano insieme per ridare dignità all'uomo e ai luoghi che esso abita; un'esperienza di speranza che mostra come sia possibile, attraverso l'impegno responsabile dei singoli, generare processi di sostenibilità ambientale e crescita del territorio attraverso percorsi di giustizia sociale, pace e fratellanza.

«L'ambiente umano e l'ambiente naturale si degradano insieme, e non potremo affrontare adeguatamente il degrado ambientale, se non prestiamo attenzione alle cause che hanno attinenza con il degrado umano e sociale. Di fatto, il deterioramento dell'ambiente e quello della società colpiscono in modo speciale i più deboli del pianeta......oggi non possiamo fare a meno di riconoscere che un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull'ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri» (Papa Francesco, LS 2015 - n° 49).

Se percorriamo tutto il sentiero lungo il fossato, arriveremo alla tappa della Società dello Scarto. Incontriamo in questa tappa l'Orto Sinergico, un prototipo di Casa di Paglia e, poco più in là, una compostiera per la produzione di humus partendo dai rifiuti organici degli orti e del ristorante situato vicino l'area terra del Parco.

«...la cultura dello scarto, che colpisce tanto gli esseri umani esclusi quanto le cose che si trasformano velocemente in spazzatura... Non si è ancora riusciti ad adottare un modello circolare di produzione che assicuri risorse per tutti e per le generazioni future, e che richiede di limitare al massimo l'uso delle risorse non rinnovabili, moderare il consumo, massimizzare l'efficienza dello sfruttamento, riutilizzare e riciclare.» (Papa Francesco, LS 2015 - n° 22).

Infine saliamo in cima alla collina e arriviamo al Passo della conversione ecologica, il luogo dove sancire un patto di corresponsabilità, facendo memoria delle tappe del percorso Laudato si' e lanciando il nostro impegno verso il cambiamento dei nostri stili di vita. Qui torniamo ad osservare la meraviglia dello Stretto di Messina lì dove, nella prima tappa del nostro cammino, avevamo già proiettato il nostro sguardo di stupore e contemplazione. Qui proclamiamo la Preghiera per la nostra terra, un appello rivolto a donne e uomini di buona volontà, al di là di ogni credo religioso o convinzione personale, come invito a riscattare i dimenticati, proteggere il mondo, seminare bellezza, lottare per la giustizia. Per renderci protagonisti consapevoli della cura della Casa comune.

 

 


[1] Le foto dell'articolo sono tratte dal Progetto "Laudato si': percorso di interpretazione ambientale ed educazione ecologica nel Parco Ecolandia" finanziato dalla Regione Calabria avvalendosi del finanziamento del POR Fesr-Fse - Calabria 14/20 Fondi strutturali e di investimento europei - Asse VI - Azione 6.5.A.1.

 

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