afi

La forza delle famiglie assieme. Questa è l'Afi.

Identità dell'Afi e suo ruolo nell'attuale società liquida

 

Rosolina Mare  (Rovigo)

16 e 17 Giugno 2007

 

 

La forza delle famiglie "assieme". Questa è l'Afi.

 

 

E' stato un grande momento di incontro. I commenti dei partecipanti sono stati unanimi, anche se il dibattito non è terminato, anzi è già proseguito tramite la posta elettronica.

Il Seminario formativo dell'Afi ha colto nel segno. Si voleva approfondire, studiare, dibattere e, alla fine, proporre. Tutti gli spazi previsti si sono pregnati di interesse, di curiosità, di ricchezza, fino a scatenare in tutti la voglia di approfondire e di confrontarsi.

Le relazioni di Giovanna Rossi (lucida e precisa come solo lei sa essere nel sottolineare l'importanza per la società dell'associazionismo familiare), di Battista Borsato (una lieta sorpresa per molti, una certezza per chi lo conosceva, nel parlarci di laicismo, laicalità e laicità, nel riscoprire il senso delle cose e dei valori umani) e mia (sicuramente con meno capacità dei precedenti relatori, a parlare di politiche familiari, cosa sono e perché servono), hanno preparato la strada ai gruppi di lavoro. I tre gruppi suddivisi sui temi della solidarietà, delle politiche familiari e della laicità e presenza, hanno stimolato i partecipanti ad una discussione molto vivace. Non voglio qui riassumere quanto espresso dai relatori ed elaborato nei gruppi di lavoro. La documentazione è già disponibile in apposita sezione del nostro sito e saranno presto (mi auguro) realizzati dei supporti multimediali (DVD) con la registrazione delle relazioni di Giovanna Rossi, di Don Battista Borsato e mia. Il lavoro dei gruppi è stato riassunto in tre specifiche relazioni che saranno presto a disposizione.

Fatto tanto, discusso di più, ma quello che più mi ha allargato il cuore sono stati i commenti che si sono susseguiti i giorni successivi.

Li riporto così come sono giunti. Senza nomi né riferimenti: siamo noi dell'Afi.

Ciao ed un abbraccio a tutte le famiglie, non solo quelle dell'Afi.

 

Roberto Bolzonaro

Presidente

 

"Siamo stati contentissimi di aver partecipato a questo seminario dell'Afi. E' stato per noi un grande momento di riflessione e di crescita."

"Un grazie di cuore per il grande seminario formativo che abbiamo vissuto in questi giorni a Rosolina."

 

"Un grazie alla organizzazione infaticabile e un grazie a tutte le Afi-locali che hanno partecipato portando il loro originale e prezioso contributo."

"Ancora complimenti per la scelta dei relatori e per averci fatto conoscere un pezzo di Italia. Questa è l'AFI - altro che crisi di identità."

"Carissimi amici, e don Milani diceva che gli amici veri sono molto pochi, ma per me lo siete veramente, per quello in cui credete, per quello che fate nella gratuità, per quello che testimoniate e per quello che dite. Grazie di cuore per la testimonianza che date, a me soprattutto."

"Io penso che questo tema della nostra identità potrà chiarirsi meglio quando avremo (lo spero) chiarito meglio il senso della laicità nostro e delle nostre famiglie cristiane!!!! Ma questa conquista sarà dura, troverà numerosi ostacoli e forti incomprensioni, perché la storia evangelica ce lo insegna per prima. Gesù stesso, da uomo, ha faticato per cercare e capire il progetto del Padre, è stato rifiutato dai suoi perché non hanno capito il messaggio evangelico che portava. Credo che la vera domanda che dovremmo porci oggi come cristiani non sia quella di "chi è Dio per me" ma "chi è oggi il mio prossimo", come il Signore si presenta, agisce e parla nel nostro mondo e come i nostri occhi, orecchi, possono vedere, sentire e cogliere questi "segni dei tempi".

Guardare al mondo e al futuro con occhi di speranza è, io credo, la missione della nostra associazione, sensibilizzare, educare e sostenere le situazioni di difficoltà e far crescere persone mature e adulte è il grande compito affidato alla Chiesa.

Non lo so cosa potremo fare nella nostra piccolezza, nella nostra semplicità e miseria, ma credo che in questo qualcuno ci aspetti e ci tenga la mano. Spetta a noi camminare per andargli incontro.

Grazie ancora per quello che ho vissuto a Rosolina."


Condividi sui social