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Ipotesi di introduzione del Fattore Famiglia a costo zero e senza aumentare la pressione fiscale.

L'idea di partenza è sempre la medesima: l'applicazione corretta del principio costituzionale della partecipazione del cittadino alle spese dello Stato in base alla propria capacità contributiva (Art. 53 Costituzione).

E' più volte stato dimostrato che oggi la distribuzione del carico fiscale penalizza fortemente il contribuente con carico familiare. Per trovare una soluzione è necessario redistribuire il carico fiscale in base alla reale capacità contributiva. Per fare questo le strade possono essere due:

   1. Detassazione per chi ora paga più del dovuto con reperimento di risorse per compensare la riduzione dell'introito fiscale;

   2. Redistribuzione fiscale con riequilibrio a costo zero.

 

La prima strada è chiaramente complessa e sbarrata dai continui "non possumus" dettati dalla grave situazione di crisi economica odierna. Non ci sono risorse e quindi la detassazione, anche se giusta e doverosa, ora non è proponibile: in questi momenti non è sostenibile. La detassazione, richiesta un po' ovunque per il rilancio dei consumi e come mezzo di sviluppo, si scontra con i provvedimenti fin qui adottati dal Governo e dal Parlamento, provvedimenti che hanno aumentato la pressione fiscale con conseguente rischio recessivo.

La seconda ipotesi è percorribile e darebbe il vantaggio di mantenere invariata la pressione fiscale.

 

Lo studio che qui si propone, può essere il mezzo di avvio di una riforma fiscale "a misura di famiglia" dove il termine che più gli si addice è: "manovra per il recupero dell'equità fiscale".

Non quindi una manovra per la famiglia, ma una manovra che vuole redistribuire il carico fiscale in base, appunto, alla reale capacità contributiva.

Da un'attenta analisi della distribuzione del carico fiscale in Europa, si nota che quasi tutti i sistemi fiscali europei sono basati sul principio della progressività delle aliquote. I vari paesi europei, muovendosi in autonomia, hanno sviluppato sistemi diversi e distribuzione delle aliquote diverse.

 

(per leggere tutto lo studio scarica il documento)

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