IA e scuola
di Bruna Borgognoni e Andrea Vaccari - Afi Forlì-Cesena (*)
Significato del termine e generalità.
Per intelligenza artificiale (in sigla italiana IA o in inglese AI per Artificial Intelligence) si intende la capacità di un computer di simulare l'intelligenza umana. E' in realtà un termine usato dagli studiosi anche prima del 1960. Secondo la "leggenda" venne coniato da un giovane professore di matematica nel tentativo di trovare un'etichetta appetibile per supportare una richiesta di fondi da destinare ad un seminario. L'acronimo AI ora è entrato nella vita di tutti con l'aumento parallelo di capacità di elaborazione dei computer e di capacità di gestione di dati inimmaginabili qualche anno fa.
Come rapportarsi con AI.
AI è una rivoluzione come e più significativa della introduzione del PC nel mondo o dell'avvento di internet. Non abbiamo possibilità di scelta, ma possiamo cercare di gestire gli effetti dell'avvento di questa epoca. AI è un'area di studio e grazie alla sua pervasività ha raggiunto i vari settori e contesti annessi. Tutto questo non è "buono" o "cattivo": può avere entrambe le caratteristiche, ma la tecnologia, di per sé neutrale, non lo è nella sua applicazione. La misura storica di quale aggettivo abbinare ad AI, nel suo inserirsi nella vita dell'uomo, dipenderà dalla responsabilità di quest'ultimo nel saper gestire i contesti in cui si applica o può applicarsi l'AI.
AI nella scuola.
AI è uno strumento che deve essere gestito dall'uomo. Ha bisogno dell'umano, del docente che progetta.
AI deve essere legata agli obiettivi di utilizzo e plasmata per contestualizzarla. La scuola deve saper cogliere i lati positivi cui possiamo accennare, che spesso però sono da inventare.
AI può sostenere il docente nello svolgimento di azioni e compiti burocratici ripetitivi.
AI può dare indicazioni interessanti nella stesura dei progetti di lezione che il docente prepara.
AI può dare maggiore potenza agli ambienti informatici normalmente usati o introdurne dei nuovi.
AI aumenta le possibilità di ricerca di informazioni per tutti.
AI può supportare il docente nella progettazione di percorsi personalizzati in cui ci siano feedback e valutazioni continue per rimodulare i percorsi di apprendimento.
A tal proposito AI sicuramente obbliga a rivedere il sistema di valutazione, rendendolo certamente più significativo per l'apprendimento dei discenti di oggi.
Il compito del docente si esprime nel suo rapporto con gli studenti, nella sua interazione con loro, ecco perché non potrà mai essere sostituito da una macchina. Tanti aspetti e campi di applicazione sono da scoprire e ponderare, ma non dobbiamo fare come gli struzzi e affondare la testa nella sabbia facendo finta che non stia succedendo nulla.
AI nel mondo del lavoro.
Si può ritenere che AI sia parte integrante della rivoluzione in atto e che trasformi il mondo del lavoro e il tessuto sociale e culturale, mostrando anche l'inadeguatezza di paradigmi precedenti. Secondo noi quello che sta avvenendo è paragonabile alle rivoluzioni industriali già vissute dall'uomo. Sono in realizzazione molte riconfigurazioni delle attività che danno lavoro sia in termini di modalità con cui si svolgono i lavori e sia nel numero degli occupati. Questo comporta una riqualificazione della formazione di chi vuole lavorare e anche una maggiore consapevolezza, responsabilità e capacità di gestire nuove problematiche dal mondo politico. Con mondo politico si intende non solo gli eletti ai governi locali, nazionali o internazionali, ma anche i sindacati, le associazioni di categoria e anche le associazioni come la nostra.
I cambiamenti sociali in atto necessitano di una riflessione approfondita (individuale e collettiva). E' importante far sì che i campi di ricerca e sperimentazione si contaminino in modo reciproco trovando spazi di confronto e riflessione, di progetto e sviluppo per azioni efficaci salvaguardando sempre l'umanità che ci contraddistingue.
(*) Bruna Borgognoni (Presidente Afi FC) è docente in pensione, svolge formazione docenti e coordina laboratori nelle scuole con Innova-Mente.
Andrea Vaccari è docente di Informatica presso IS Pascal Comandini Cesena e parte del gruppo di coordinamento di Innova-Mente e del DIR (Distretto dell'Informatica Romagnolo).
Innova-mente collabora con l'Università di Bologna e ha già realizzato Convegni, seminari e laboratori sul tema AI. https://www.innova-mente.org/