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Festival della Famiglia: ancora solo parole

Siamo appena tornati da Riva del Garda (TN) dopo aver preso parte alla terza e conclusiva giornata del Festival della Famiglia, organizzato dal Governo e dalla Provincia Autonoma di Trento.

 

Ancora una volta belle parole, ma poca concretezza per i nostri desideri e proposte di equità fiscale per le famiglie italiane. A conclusione di una giornata con due sessioni di lavoro, la prima dedicata al Family Audit, in ambito italiano ed europeo, la seconda alle politiche familiari locali, ecco il commento sarcastico di Franceco Belletti, presidente del Forum nazionale delle associazioni familiari, dopo aver sentito definire il Piano Nazionale della Famiglia come il nostro libro dei sogni: "Noi abbiamo davanti delle famiglie concrete con cui confrontarci, non un libro dei sogni".

 

Ci complimentiamo sinceramente con gli amici del Trentino che ancora una volta hanno saputo attirare l'attenzione dei politici sulla famiglia, facendo convergere su Riva del Garda il Ministro per la cooperazione Andrea Riccardi e il Premier Mario Monti.

 

Ma che peccato dover riscontrare che alle associazioni di famiglie sono stati riservati solo due piccoli interventi in 3 giorni e che la parola a Francesco Belletti è stata tolta dopo soli 3 minuti per convogliare il pubblico nella sala preparata per incontrare il Primo Ministro. E che disastro la sessione conclusiva il cui coordinamento è stato affidato al dott. Morcone, che non è né un giornalista (come qualcuno potrebbe pensare) o uno studioso della materia, tantomeno un rappresentante delle famiglie, ma è il capo di gabinetto del ministro Riccardi!! Che altro dire se non che con gli interventi del presidente della Provincia Dellai, del ministro Riccardi e  del premier Monti, se la sono proprio cantata e suonata fra di loro!!  E' davvero singolare che per parlare di famiglia ancora una volta si sia chiamato un coro in cui la famiglia praticamente non c'era.

 

Attenti cari politici ed amministratori: a voi spetta il compito di scegliere ed amministrare, ma a noi non servono politici che decidano PER noi, abbiamo bisogno di uomini e donne che decidano CON noi, con le famiglie, con le loro associazioni. Attente anche voi associazioni familiari: non accettate di svolgere un ruolo subordinato agli altri soggetti che formano la società. Il vostro ruolo è pari, quando non superiore, sia in competenze specifiche che per dignità.

 

In attesa di tempi migliori, che sembrano non arrivare mai, diamoci da fare per non mollare la presa, continuiamo ad essere attivi nei nostri ambiti, a stare vicino ai nostri amministratori locali, sensibilizzarli e far crescere in loro la convinzione che amministrare con le famiglie può davvero diventare il primo passo per migliorare il benessere della comunità locale. Pretendiamo una Valutazione di Impatto Familiare (VIF) su tutti i provvedimenti!

 

Daniele Udali

Presidente Afi

daniele.udali@afifamiglia.it

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