Famiglia soggetto sociale e associazionismo famigliare
di Stefania Ridolfi - Afi Verona
Ne abbiamo parlato nel "modulo Hike Tracce" in occasione della Route nazionale delle Comunità capi 2024 (RN24), che si è tenuta a Verona a fine agosto. L'opportunità ci è stata data per effetto, probabilmente, di quell'incrocio di strade e relazioni tra persone che è esperienza quotidiana e a volte ti offre possibilità impreviste, quanto gradite. Questo ha fatto sì che nelle giornate di venerdì 23 e sabato 24 abbiamo potuto incontrare e condividere con più di 400 capi scout, provenienti da varie parti d'Italia, la storia della nostro impegno in associazione e con esso la nostra storia di felicità, leit motiv dell'evento organizzato per celebrare i 50 dalla fondazione dell'AGESCI (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani).
Per me e Daniele è stata sicuramente un'ottima occasione per rileggere anche una storia, la nostra, iniziata con un impegno di coppia più che decennale, prima in parrocchia e poi in diocesi, nella pastorale per l'accompagnamento dei fidanzati al matrimonio. Durante quella esperienza abbiamo incontrato alcuni rappresentanti del movimento francese per le famiglie (già allora costituito da più di 20.000 associazioni familiari). E' stata questa la scintilla che ha fatto maturare in noi l'idea di un impegno con una prospettiva a carattere più sociale e proprio da quel momento è iniziata la nostra partecipazione agli incontri domenicali promossi da Afi, che a quel tempo si chiamava Associazione delle famiglie per i diritti della famiglia.
A tutto ciò sono seguiti anche alcuni impegni più personali, altri di responsabilità all'interno dell'associazione stessa o di impegno politico-amministrativo e non meno importante quello di crescere due figli.
La preparazione a questi incontri con i capi scout, ci ha stimolato a rileggere le trasformazioni e i mutamenti della famiglia e ci ha aiutato a riflettere ancora una volta sul senso del nostro impegno per la famiglia alla luce sia degli articoli 29, 30 e 31 della Costituzione Italiana, che dell'esortazione di Giovanni Paolo II presente al numero 44 dell'enciclica Familiaris Consortio "famiglia diventa ciò che sei", nonché della definizione di famiglia del sociologo prof. P. Paolo Donati come "luogo di incontro tra generi e generazioni".
Pur nel breve spazio di tempo a disposizione per ognuna delle 15 pattuglie che si sono succedute al nostro posto tappa, le due giornate passate in strada a Verona ci hanno offerto una bella opportunità di confronto, soprattutto incontrando i capi più giovani, sulle tante sfaccettature che la definizione di famiglia porta con sé, sulle trasformazioni della famiglia, sul senso del fare famiglia, se "per sempre" è più un valore o un impedimento, a quale famiglia rivolgiamo il nostro impegno di associazione. Non poco per due boomers come noi! Per fortuna avevamo alle spalle il recente biennio che ci ha visti impegnati con tutta l'associazione sugli stessi temi.
La nostra esperienza con la RN24 è culminata con la partecipazione alla S.Messa conclusiva nella grande spianata di Arena24, in cui il cardinale Matteo Maria Zuppi ha saputo legare l'impegno educativo, la cittadinanza, la responsabilità, la fede. Perché la felicità «si realizza attraverso una costante assunzione di responsabilità e un'autentica apertura verso gli altri».
Tra l'altro il Cardinale ha richiamato l'attenzione dei capi - e di tutti noi - sulle scelte definitive: «In questo contesto fluido e con sempre meno punti di riferimento stabili, siate testimoni umani e credibili di scelte definitive e libere, solo per amore e per servizio, senza il timore che siano "per sempre", anzi con la preoccupazione che non siano "per un po'" nel matrimonio, nel sacerdozio ministeriale o nella vita consacrata, nella professione, nell'impegno politico. Non mezze scelte, sempre timorose, perché è la scelta che fa crescere, non perché risolve tutto, ma troverà chi non lascerà mai solo e darà la forza per affrontare la strada».