afi

Una bussola per le Politiche Familiari

L'esperienza OST realizzata a Reggio Calabria.

 

L'Open Space Technology o Spazio aperto di discussione è una tecnica partecipata di gestione di convegni basata su un'intuizione di Harrison Owen, esperto americano di scienza delle organizzazioni, che notava come molta gente spesso considerasse il coffee break come il momento più interessante dell'evento perché ognuno aveva la possibilità di decidere in autonomia con chi parlare, di che cosa e per quanto tempo. Basandosi su questi principi nell'OST non si prevedono relatori o interventi programmati, ma si invita un facilitatore a creare lo "spazio" dove ognuno abbia la possibilità di essere sé stesso e di identificare e discutere, in completa autonomia, i temi ritenuti più opportuni. Una volta definiti i temi, si organizzano sessioni parallele di gruppo e progressivamente si focalizza la discussione su un argomento di importanza strategica per i partecipanti coinvolti.

La metodologia esalta il concetto di "messa in relazione" e "condivisione delle idee" e punta all'assunzione di una responsabilità, sia individuale che collettiva, per la buona riuscita dell'evento. Alla fine del lavoro si stila un documento, l'instant report, riassuntivo di tutte le proposte elaborate dai gruppi.

Utilizzando questo approccio partecipato lo scorso 1 luglio nella Sala Federica Monteleone del Consiglio Regionale della Calabria, in occasione del Convegno Nazionale Afi "Le Politiche regionali per promuovere la famiglia", oltre 100 rappresentanti di tutte le Afi locali si sono incontrati a Reggio Calabria per confrontarsi sul tema: "Una bussola per le politiche familiari: quali proposte (indirizzi o rotte), anche a partire da buone pratiche sperimentate, per promuovere la famiglia?"

I temi di lavoro proposti nel corso dell'OST sono stati vari ed hanno riguardato le principali leve delle politiche familiari, tra cui: Formazione Educativa per le Famiglie; Famiglia come risorsa e non peso per la società, lo Stato e la Comunità; Azioni di Conciliazione e servizi correlati; Fattore Famiglia comunale; Collaborazione Famiglia-Scuola; Prevenzione e cura del disagio nella coppia; Strumenti di partecipazione per promuovere la famiglia; Politiche di ritorno per i figli che studiano all'estero; Costo dei servizi alla famiglia; Il Dopo di Noi...

Tra i temi di discussione proposti sono emersi anche il Diritto allo Studio ed il Cyberbullismo, ritenuti di interesse, ma non sviluppati in un gruppo di lavoro.

L'OST di Reggio Calabria, oltre ad aver creato un clima collaborativo di condivisione ed empatia tra i partecipanti, ha rafforzato gli aspetti relazionali tipici dell'associazionismo e, soprattutto, ha messo in luce, tra le proposte costruite in modo spontaneo nell'ambito dei gruppi di lavoro, i valori su cui l'Afi si batte da sempre:

  • tenere attivo il dialogo con le amministrazioni locali;
  • incentivare l'utilizzo di strumenti innovativi per sostenere il benessere della famiglia e le politiche di conciliazione famiglia-lavoro;
  • promuovere il mutuo aiuto tra le famiglie, con particolare attenzione a quelle in difficoltà;
  • formare gli amministratori locali per creare una "Città a misura di Famiglia" e per redistribuire le risorse in maniera corretta e mirata partendo dalle reali condizioni economiche della famiglia (Fattore Famiglia);
  • favorire modalità di interscambio famiglia - scuola;
  • contrastare l'attuale crisi della famiglia e considerare la famiglia come risorsa;
  • creare occasioni di crescita individuale e di coppia attraverso percorsi formativi fruibili anche a distanza.

In particolare, si è ribadita la necessità di considerare la famiglia non un ricettore di bisogni, ma una risorsa da valorizzare, valutando gli interventi promossi come un vero e proprio investimento da cui aspettarsi un ritorno economico. Se le famiglie sono più sane si attiveranno a caduta effetti positivi su altri ambiti, ad es. meno delinquenza giovanile, meno problemi sociali, meno spese sanitarie, etc..

Inoltre, è stato ricordato che le risorse economiche che i comuni hanno a disposizione per i servizi alle famiglie sono sempre più ridotte, per tale motivo è molto importante che le stesse vengano redistribuite in maniera corretta e mirata. Per fare ciò occorre conoscere esattamente quali sono le reali condizioni economiche della famiglia in modo da determinare un costo sostenibile dei servizi destinati alla famiglia. Si è quindi proposto di puntare sul Fattore Famiglia, ideato dall'Afi per fornire agli amministratori locali uno strumento concreto per essere vicini alle esigenze delle famiglie.

Una preoccupazione pregnante emersa nell'OST è stata anche la crisi della coppia legata principalmente a problemi sentimentali ed alla necessità di dover affrontare alcuni momenti critici, quali la perdita del lavoro, la perdita di un figlio o una grave malattia. Tra le proposte formulate dal gruppo di lavoro si segnala l'organizzazione di incontri aperti al pubblico sulla coppia, prendendo in considerazione gli aspetti positivi (bellezza dell'essere coppia-famiglia) e negativi (come risolvere problemi). A tale scopo possono essere utilizzati vari strumenti, quali, ad es. libri, films, etc..

Elemento comune a vari gruppi di lavoro è stata la necessità di attivare dei percorsi di formazione sia per amministratori locali, sia per genitori, in modo da affrontare in gruppo i problemi maggiormente diffusi. Per quanto riguarda il rapporto con le amministrazioni locali si è riflettuto sull'importanza di avere soci Afi in ruoli chiave (es. Assessorato alla famiglia) ribadendo comunque che "forse a volte si riesce a incidere di più facendo volontariato piuttosto che facendo gli amministratori comunali". Interessante inoltre la proposta di attivare un corso di formazione formatori per i soci Afi disponibili a farsi carico di contattare le amministrazioni locali e sensibilizzarle su queste tematiche.

Un altro tema di discussione è stato la conciliazione dei tempi di lavoro e della famiglia, anche a causa di politiche familiari che non facilitano i genitori occupati. Spostarsi per lavorare compromette la formazione di nuove famiglie. Di qui la proposta di costituire una consulta "dei soggetti del territorio" per discutere sulle politiche familiari coinvolgendo Associazioni familiari, Ente pubblici (Comune), Imprenditori (Associazioni di categoria), AULSS, ULS, Scuole.

Da più parti è stata sottolineata l'esigenza di avere spazi pubblici dedicati alle famiglie (Centri Famiglia) per favorirne l'aggregazione e fruire di servizi volti a ridurre i livelli di stress e migliorare i rapporti interpersonali all'interno della famiglia anche tramite feste, giochi, etc..

Particolarmente efficace a questi fini è stata considerata la partecipazione alle sessioni di "Yoga della Risata", una disciplina ideata dal medico indiano Madan Kataria che permette a tutti di beneficiare degli effetti positivi della risata che diminuiscono il livello di cortisolo (stress) nel nostro corpo migliorando le difese immunitarie ed aumentando la produzione delle endorfine, il nostro antidolorifico naturale. Una sessione esemplificativa di questa tecnica è stata sperimentata con successo anche durante l'OST.

Rosa Pandolfino – Afi Reggio Calabria

Condividi sui social