L'incontro con il dott. Pietro Boffi
La famiglia che cambia: problema o risorsa per la società?
“Negli ultimi 40 anni la famiglia in Italia si è profondamente trasformata, ma non ha perso la sua importanza nè nella vita delle persone che la compongono, nè nella organizzazione della società.” E’ questa l’opinione del dott. Pietro Boffi – sociologo e ricercatore del CISF (Centro Internazionale Studi Famiglia) che è intervenuto a Bussolengo giovedì 30 ottobre nell’ambito della Settimana della famiglia “Tesoro in vasi di creta” organizzata dalla parrocchia di Santa Maria Maggiore.
La sua conclusione è che oggi le famiglie hanno di fronte una grande sfida: devono smettere di essere continuamente nido accogliente o gabbia per i giovani di tutte le età e tornare ad essere pista di lancio verso una maturità giovanile che sa rischiare il proprio futuro.
Le ricerche ci dimostrano infatti che i giovani ritengono ancora la famiglia “il luogo migliore in cui vivere”, ma lo fanno con un atteggiamento di comodo, che fa loro ritardare all’infinito il tempo delle scelte matrimoniali e di procreazione. D’altra parte nemmeno le attuali condizioni sociali favoriscono l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e pongono quindi dei limiti anche per quanto concerne l’autonomia abitativa. In molti casi poi la crisi della natalità ha indotto i genitori ad erigere alti muri di difesa intorno ai propri figli unici assecondandoli in tutto.
Secondo il dottor Boffi, occorre tornare ad una educazione che aiuti i figli a fare le proprie esperienze, ad uscire dalla famiglia e spiccare il volo con decisione sapendo che possono sempre contare su una rete di relazioni famigliari attive e disponibili.
(Una sintesi ordinata della relazione del dott. Boffi, non rivista dal relatore, è reperibile fra i documenti pubblicati in questa sezione del nostro sito web)
