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Far parte di un organismo nazionale significa non essere soli - di Giuseppe Genovesi

Sono riconoscente innanzitutto a voi dell’Afi nazionale che svolgete un grande e prezioso lavoro per patrocinare gli interessi della Famiglia e far sentire la sua voce.

Oggi l’istituzione Famiglia da una parte si fa carico di tutte le quotidiane attenzioni di cui ogni individuo, in particolare se debole, ha bisogno nella propria vita, di tutte le emergenze che il mutamento dei tempi provoca, dall’altra è costretta ad attrezzarsi per evitare di rimanere isolata e di soccombere.

Far parte di un organismo nazionale significa non essere soli, significa avere il polso della situazione riguardo alle sorti della famiglia che vengono deliberate nel palazzo, significa avere idee da concretizzare nel proprio piccolo, significa sommare il proprio piccolo a quello di tanti altri per avere un peso rilevante per cercare di contare e cambiare le cose.

Un altro affettuoso ringraziamento va all’Afi Reggio, che trovandosi in una posizione geografica intermedia per il Sud Italia si fa carico spesso di accoglierci per offrirci l’opportunità di un incontro e di un confronto.

Un grazie va al grande contributo di tutte le Afi del Sud, per cui ognuno non si sente solo. Anzi trova conferma, in altre realtà difficili, dell’utilità del proprio lavoro e della certezza del cambiamento che si può determinare nonostante tutto.

Auspico che l’entusiasmo rinfocolato da questo incontro possa farci da sprone per fare uscire dal torpore le altre Afi del Sud che da tempo mancano all’appello. 

Un caro saluto.

Giuseppe Genovesi

Presidente Afi-Avola

26/11/2009 Responsive image

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