L'Afi aderisce al FORUM delle ASSOCIAZIONI FAMILIARI


Afi - Verona home page

FAMIGLIA, FONDAMENTO DELLA SOCIETA' - Convegno in sala Marani a Verona

Convegno in sala Marani sul ruolo, sugli interventi attuabili e sulle politiche di sostegno

 


«Famiglia, fondamento della società»

Più piccola e fragile di un tempo ma con un ruolo fondamentale

«Le famiglie oggi sono più piccole, più vecchie e più fragili di un tempo, ma non per questo sono meno indispensabili al buon funzionamento della nostra società». Così ha esordito Francesco Belletti, sociologo, direttore del Centro internazionale studi famiglia che ha aperto il lavori del convegno «La famiglia oggi» che si è tenuto in sala Marani.
Un convegno organizzato dal Centro diocesano di Pastorale familiare, dai consultori familiari di ispirazione cristiana, da Afi-Verona Associazione delle famiglie e dall’Unione giuristi cattolici che si sono proposti di capire meglio la famiglia dal punto di vista delle tendenze culturali, prospettive politiche e situazione economica.
Per affrontare il tema delle politiche familiari prima ancora di stabilire se sono buone o meno Belletti ha provocatoriamente chiesto «se c’è n’è davvero bisogno!» spiegando poi che solo i soggetti di rilevanza sociale meritano politiche di sostegno. «Perciò la vera domanda è quale ruolo si voglia dare oggi alla famiglia, visto che il sentire comune la pone nello spazio del privatismo, dove si trova rifugio per sfuggire ad un mondo senza cuore, dove prevale essenzialmente l’atteggiamento di cura, di comprensione per i suoi componenti. Se pensiamo che la famiglia oggi abbia un ruolo sociale», ha concluso Belletti, «allora servono le politiche familiari; se invece releghiamo la famiglia alla sfera privata, allora possiamo occuparcene solo quando ce n’è bisogno».
«La famiglia è il luogo della costruzione della soggettività umana, essa è funzionale al bene della persona», ha affermato don Giancarlo Grandis, assistente del Centro diocesano di Pastorale familiare che citando l’enciclica Gaudium et Spes ha ricordato che «il bene della persona dipende dal benessere della famiglia». Ma oggi è in corso un attacco frontale proprio ai fondamenti della concezione cristiana della famiglia che è basata sulla diversità sessuale, sulla stabilità del legame e sulla apertura alla vita.
«La crisi della famiglia oggi è spesso legata al logorio e alla crisi della relazione coniugale» ha sottolineato don Grandis, «per cui la società civile dovrebbe interessarsi della relazione coniugale accompagnandola nei vari stadi della vita, dall’innamoramento all’amore e quindi alla relazione di coppia stabile. In questo ambito sono chiamati ad operare con generosità i consultori familiari».
Emanuela Lucchini, imprenditrice, contitolare della Ici Caldaie, ha affermato che l’esperienza del lavoro può essere umanizzante se affrontata con passione e generosità per dare il proprio contributo originale. Per lei, oggi imprenditrice e madre di quattro figli, è stato fondamentale l’esempio del padre e il valore positivo assegnato al lavoro all’interno della sua famiglia di origine.
Numerose le domande di un pubblico attento che hanno consentito ai relatori di approfondire ulteriormente i rispettivi ambiti di intervento senza tuttavia esaurire l’argomento perché, come ha ricordato Belletti «la famiglia è una realtà complessa: è molto di più del costo per mantenerla o degli impegni educativi o delle regole che la tengono unita, e non si può pretendere di capirla tutta in una sera».
Claudio Girardi

tratto da L’Arena , sabato 03 giugno 2006