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Il commento di un funzionario comunale al corso "Amministrare con la Famiglia"

Ciao Daniele,

rispondo alla tua mail, dando il mio giudizio generale, con alcune sottolineature sugli argomenti che mi hanno maggiormente coinvolto.

 

Il corso è stato molto interessante. Il modulo generale ha permesso di inquadrare la famiglia nel giusto contesto sociale anche attraverso dati statistici. Tutti pensiamo di saperne abbastanza, ma dall’analisi di dati, statistiche e definizioni si riesce meglio a "inquadrare" la famiglia, i punti di forza di questo importante nucleo sociale ed i problemi che incontra.

Si è evidenziato che "fare sistema", tra famiglie, Amministrazioni pubbliche ed enti del terzo settore è fondamentale; le relazioni e le "alleanze" tra questi soggetti garantiscono una miglior offerta ed erogazione dei servizi, sia per quantità che per qualità. 

 

Nei moduli monotematici che ho frequentato, i relatori, tutti di ottimo livello, hanno illustrato che lentamente molti servizi rivolti alle famiglie  (asili nido, assistenza agli anziani, ecc.), stanno raggiungendo anche le realtà territoriali più piccole. A questi se ne stanno aggiungendo di nuovi (ad es. Tagesmutter) che daranno nuovo sostegno alla vita familiare.

Si sono analizzate le valutazioni introdotte dagli enti pubblici per la compartecipazione delle famiglie alla spesa dei servizi; in prevalenza si utilizza l’indicatore ISEE che, seppur considerato un "buon redditometro", potrebbe essere migliorato nella definizione della scala di equivalenza, un parametro che non tiene conto delle caratteristiche dei componenti familiari e che per alcune tipologie di servizi non viene nemmeno considerato, facendo riferimento solo all’Ise o alla sola dichiarazione dei redditi.

 

L’applicazione dell’imposta sui redditi penalizza maggiormente chi ha carichi familiari o le famiglie monoreddito, che invece dovrebbero godere di maggior benefici. Interessante è stata l’analisi delle sovvenzioni e delle politiche tariffarie statali e locali. Se da una lato si dà un contributo una tantum per la nascita del primo o secondo figlio (a seconda dei periodi e/o del reddito delle famiglie) dall’altro si continua a penalizzare le famiglie che più crescono nei componenti più pagano in modo irrazionale ed iniquo per elettricità ed acqua. Qui la discriminazione è evidente nell’analisi delle voci delle bollette rispetto ai nuclei più ridotti, in quanto più si usano i servizi più si paga in modo super progressivo; ti assicuro che nella mia esperienza familiare con quattro figli, la lavatrice è super usata e non perché ai bambini piace sentire il rumore della centrifuga.   

 

L’esperienza di questi nove mesi di corsi mi hanno arricchito molto sia per il mio ambito professionale che per quello familiare. Gli argomenti sono stati di sicuro interesse e di attualità, con approfondimenti e esercitazioni concrete; l’organizzazione ottima in un contesto più "familiare" che "didattico" in cui tutti erano coinvolti e potevano partecipare attivamente, portando ai corsisti le esperienze maturate nei propri enti. Ciliegina sulla torta la conclusione del corso, alla cui serata finale la nostra "assessoressa" provinciale alla Famiglia Maria Luisa non ha potuto partecipare per "motivi familiari"; Linda non voleva più attendere.  

 

Claudio Parolari

Responsabile Area Servizi alla Persona e al Patrimonio

Comune di Torri del Benaco

 

Vedi il resto del materiale del corso “Amministrare con la Famiglia”