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Una breve riflessione su questo tristissimo episodio del bambino di Cittadella

Guardando quella foto del bambino di Cittadella trascinato via, tirato da più parti contro la sua volontà, solo a cercare di resistere a forze più grandi di lui, solo, abbandonato, non può che nascere un grande senso di tristezza.

Tanto grande è la rabbia per il modo con cui tutti, proprio tutti, hanno trattato quel bambino, quanto anche la tristezza nel pensare a quanti bambini, in Italia, vivono in ogni momento, anche adesso, situazioni simili che nessuno racconterà.

Quanti bambini vivono da soli, senza che nessuno nemmeno li veda, il dramma più grande e terribile che è la mancanza di amore tra i propri genitori. Quanti figli sono dilaniati quotidianamente e sballottati come pacchi da un genitore all'altro...

E quanta ipocrisia in chi si scandalizza per queste immagini e celebra la libertà individuale dei genitori quando guardano alle loro relazioni e ai loro comportamenti, tante volte superficiali, senza pensare a quanto questi pesano come macigni sui figli.

I figli, i bambini, non hanno mai voce in capitolo nei dibattiti sui media, e soffrono nel silenzio.

Antonio Zerman

Afi-Verona

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