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Reggio - Cristina Bordignon

Una bussola per le politiche familiari.

Quali pratiche (indirizzi o rotte) anche a partire da buone pratiche sperimentate per promuovere la famiglia?

 

Diversamente dalle altre assemblee, questa del 2017 ha visto il protagonismo di ogni partecipante che, attraverso tecniche di lavoro di gruppo sofisticate (OST – Open Source Technology) ha permesso ad ognuno di esprimere la propria idea e vederla poi inserita all’interno di un Report che a fine lavori è stato redatto, come punto di partenza per le Afi locali che avranno il compito di integrarlo per la realizzazione di un manifesto di intenti.

Un lavoro dal basso, che ha però valenza di mandato per il nuovo Direttivo, sono i temi sentiti dai soci, le loro proposte, le esperienze vissute.

Il “mandato” è sempre importante perché orienta le azioni e fa chiarezza sulle rotte.

Il Direttivo votato dai presenti vede la rappresentanza delle AFI dal sud al nord. Volti nuovi che con responsabilità hanno assunto il proprio “ruolo politico”, chi con disinvoltura perché ormai veterano, chi nuovo come me nutre invece sentimenti di grande incertezza.

Dalla partecipazione alle assemblee dell’Afi ho capito che bisogna esserci, che è necessario renderle più partecipate e accolgo l’invito del presidente uscente (che ringrazio di cuore per il lavoro svolto) di impegnarci a portare ad ogni convegno nazionale una nuova famiglia per ogni Afi locale.

Il discorso di Daniele (che faremo girare) ha “mosso” le viscere, ha toccato gli animi, ha fatto scendere qualche lacrima sui visi dei presenti: quando il linguaggio supera la sfera della pura comprensione diviene esperienza di vita.

Reggio Calabria ci ha accolto e ci ha disarmati: una terra dalle mille contraddizioni accumunata al resto d’ Italia per le belle famiglie che la popolano, per le affascinanti realtà giovanili che cercano di contrastare una mentalità individualista e incurante dell’ambiente.

La politica non può non tener conto di queste grandi risorse, non può ignorare costantemente le politiche della famiglia.

Come appassionarci? Come superare le nostre chiusure? Ognuno di noi trovi il proprio ruolo, tenga le antenne attente, discuta con chi sta a fianco, faccia girare le idee.

Una cosa mi sta a cuore: la crisi familiare, le innumerevoli coppie che si dividono, lo scarso interesse pubblico per questa piaga in continua espansione. Dobbiamo essere convinti che molto si può fare.

Le ultime due righe per ringraziare Gianni e Carmen, Pina e Mario, Concetta e Alberto che hanno accompagnato il nostro viaggio come Afini Trevigiani, che ci hanno guidato nelle passeggiate lungomare, fatto visitare Scilla e donato momenti gratuiti di bellezza.

Un grazie immenso a tutta Afi Reggio Calabria.

 

Cristina Bordignon e Patrizio Cagnin

 

 

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